Viaggio verso Mercurio

Vito La Colla/ Ottobre 22, 2018/ Curiosità

Chi parla al pubblico non specializzato, deve per forza scendere in particolari che in genere, nell’ambiente scientifico, si omettono, perché ritenuti ovvi.
Mercurio, il pianeta più vicino al Sole (un giorno che dura un terzo del suo anno) e dista dalla Terra, nella “congiunzione inferiore” (quando si trova, rispetto al Sole, dalla parte dove sta la Terra) circa 90 milioni di km.

Poiché, sulla Terra, siamo abituati ai voli degli aerei, che si svolgono in massima parte in linee prossime alla retta (o ai viaggi con treno o auto, che superano, leggermente zigzagando, la distanza fra le due località), allora pensiamo che il viaggio Terra-Mercurio avvenga pure, nello spazio vuoto, in linea retta.

Invece apprendiamo, con un po’ di sgomento, che il viaggio durerà anni, e si dovrà superare una distanza cento volte maggiore a 90 milioni di km, cioè 9.000 milioni di Km (9 miliardi di km).

Il fatto è che per vari motivi, e per i campi di attrazione del Sole e di Venere, il percorso non può essere rettilineo, come sul nostro pianeta. La navicella percorrerà una specie di spirale, avvicinandosi sempre più alla meta, e sfruttando i campi gravitazionali dei corpi celesti che incontrerà durante lo spostamento, per accelerare o rallentare.
Poi dovrà avere un’orbita tale che possa resistere alla fortissima attrazione da parte del Sole, vicino al quale il pianeta Mercurio “rivolve”.
Invece i testi che sono apparsi dicono, sì, che il percorso è così lungo, a spirale, e sarà superato mi pare in sette anni, ma non spiegano, anche in parole povere, il motivo (oppure anche solo accennandovi, dicendo che per ostacoli vari, ma attualmente insuperabili, la traiettoria non può essere rettilinea, e lunga pertanto solo 90 milioni di km…. cento volte meno!).

‒ Vito La Colla

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