Ultima Spedizione Astrofotografica dell’ORSA Palermo al Lago Maulazzo: Un Viaggio tra le Stelle e la Natura Selvaggia

Angelo Gambino/ Settembre 13, 2024/ News

Le notti del 2 e 3 agosto 2024, il cielo sopra il Lago Maulazzo, immerso nel cuore del Parco dei Nebrodi in Sicilia, ha fatto da sfondo a un evento straordinario. L’ORSA di Palermo (Organizzazione Ricerche e Studi di Astronomia) ha organizzato una spedizione astronomica, attirando un gruppo di appassionati di astronomia e fotografia da tutta la regione. Questa spedizione ha rappresentato non solo un’opportunità per esplorare le meraviglie del cosmo, ma anche un’occasione per immergersi nella natura selvaggia e incontaminata di una delle aree più suggestive della Sicilia.

Il Lago Maulazzo: Un Rifugio sotto le Stelle

Situato a circa 1400 metri sul livello del mare, il Lago Maulazzo è una vera oasi di tranquillità. Circondato da una vegetazione rigogliosa di faggi, querce e pini, il lago è un rifugio perfetto per chi cerca la pace e la bellezza naturale. La sua posizione remota, lontana da centri abitati e strade trafficate, garantisce un’assenza quasi totale di inquinamento luminoso e rende l’area tra le più buie in Italia. Questi cieli bui sono un tesoro prezioso per gli astrofotografi, permettendo di catturare dettagli straordinari delle costellazioni e delle nebulose, impossibili da vedere nelle aree più urbanizzate.

Un Viaggio Visivo nella Via Lattea e nel Cielo Profondo

Al tramonto, il gruppo di astrofotografi si preparava per una notte lunga e avvincente. L’aria fresca della sera creava un’atmosfera di aspettativa e calma. Non appena il buio ha avvolto il paesaggio, la Via Lattea ha fatto la sua comparsa, dispiegandosi molto distintamente tra la moltitudine di stelle e rendendo quasi difficoltosa l’individuazione delle principali costellazioni e stelle della volta celeste anche agli occhi dei più esperti.

Durante la nottata è stato possibile non soltanto osservare le bellezze del cielo dagli strumenti dei partecipanti, ma anche acquisire immagini della Via Lattea e del profondo cielo, come OU4, altrimenti detta Nebulosa del Calamaro. La nebulosa, che prende il nome dalla sua caratteristica forma che ricorda il profilo dell’animale, è molto evanescente e di un tenue colore blu-verdastro, indice della presenza di ossigeno doppiamente ionizzato. La nebulosa si profila all’interno di un’area più vasta di nubi molecolari (denominata SH-129) il cui perimetro segue un profilo curvo, che ha suggerito l’appellativo di Nebulosa Pipistrello Voltante per il complesso.

Ogni fotografia acquisita raccontava una storia diversa: alcune mostravano i dettagli delle nebulose, altre mostravano la struttura intricata del piano galattico costellato da nebulose e ammassi stellari .

Oltre all’aspetto scientifico e fotografico, la spedizione è stata un momento di grande socializzazione e amicizia. Immersi nella natura selvaggia, i partecipanti hanno condiviso storie, esperienze e consigli tecnici, il tutto in un’atmosfera di allegria e complicità. Il suono delle risate si mescolava con il cantare dei grilli, creando una sinfonia di gioia e tranquillità sotto il cielo stellato.

Le fotografie scattate quella notte non sono solo ricordi visivi di una serata speciale, ma rappresentano un importante contributo alla documentazione e alla divulgazione astronomica. Le immagini della Via Lattea e delle nebulose lontane saranno utilizzate dall’ORSA Palermo per promuovere l’astronomia e l’importanza della conservazione dei cieli notturni incontaminati, ormai sempre meno presenti sul nostro territorio.

Ma l’impatto di questa esperienza va oltre la scienza e la fotografia. La spedizione ha rafforzato il senso di comunità tra i partecipanti, creando legami basati sulla condivisione di una passione comune. Ogni volta che ci si riunisce sotto le stelle, si crea un legame con l’universo e con le persone che condividono quell’esperienza. L’ORSA Palermo ha dimostrato ancora una volta che l’astronomia non è solo uno studio delle stelle, ma un viaggio che arricchisce l’anima, unendo la bellezza del cosmo con quella delle relazioni umane.

 

                                                                                                 Angelo F. Gambino Redazione ORSA

Foto del profondo cielo

Immagine 6 di 7

SH-129 e OU04, altrimenti detta "Nebulosa Calamaro". Foto di Salvo Cucinotta.

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